Ho pubblicato un libro, frutto di diversi anni di studio.
E’ un libro dal taglio molto tecnico. Forse interesserebbe più all’estero che qui in Italia,dove la cultura sta sotto la suola delle scarpe e la prospettiva nemmeno si insegna più. Ma occorrerebbe tradurlo in inglese.
Questo articolo lo puoi ritrovare anche nel seguente blog:
http://marcomasettiprospettico.wordpress.com/
ISBN/9788891130709
http://it.nicebooks.com/ISBN/9788891130709
Questo testo, pubblicato nel 2014, descrive i metodi geometrici volti a realizzare prospettive, sia piane che curve, tentando di risolvere, in via analitica, la dialettica che storicamente ha contrapposto due tipi di prospettiva: quella lineare, riscoperta e sistematizzata nel Rinascimento, e quella curvilinea, legata all’ottica e al dato intuitivo. Vengono trattati in modo approfondito diverse tipologie prospettiche: piana, cilindrica, conica e sferica. Dopo avere consideratole specificità relative ad ogni tipologia, si presentano le costruzioni necessarie per disegnare, con riga e compasso, le varie tipologie prospettiche ridotte sul piano: prospettive cilindrica e conica sviluppate, prospettiva ortografica, prospettiva stereografica e prospettiva sferica a distanza ravvicinata. Il testo è arricchito con tavole realizzate dall’autore e vengono fatti riferimenti alla tecnica fotografica. Accludo un file PDF che mostra parte dell’ultimo capitolo, dove si elencano le formule matematiche utili per costruire con il calcolatore le diverse tipologie di prospettiva.
LA PROSPETTIVA (il link apre il documento PDF con le formule)
PREFAZIONE
La prima parte e la seconda parte del volume sono ricavate dalla tesi di diploma in Scenografia che presentai nell’anno 1986 presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Questa tesi aveva come titolo:
La prospettiva e la costruzione dello spazio pittorico. La tesi era composta di due tomi. Il primo, storico, presentava lo sviluppo della rappresentazione dello spazio dall’antichità al Rinascimento. L’altro tomo, di carattere strettamente geometrico, trattava sotto l’aspetto teorico e descrittivo diverse tipologie di prospettiva: piana, cilindrica, conica e sferica. Nella tesi veniva affrontata la dialettica tra due tipi di costruzioni: quella lineare, riscoperta e sistematizzata nel Rinascimento, e quella curvilinea, legata all’ottica e al dato intuitivo. Mentre storicamente i due tipi di prospettiva, quella lineare e quella curva o sintetica, sono legati a fattori culturali diversi, dal punto di vista scientifico non c’è differenza sostanziale tra prospettive piane e curve. Si tratta di metodi diversificati per rappresentare lo spazio su un supporto bidimensionale, ma le premesse logiche sono le stesse. Anzi si può considerare la prospettiva piana come un caso particolare della costruzione sferica, che costituisce la tipologia più generale della prospettiva stessa.
Negli anni successivi al diploma in Scenografia, specialmente negli assolati ed afosi mesi estivi, libero da impegni, ho continuato a meditare sulla geometria e sulla prospettiva. Infatti sono riemersi in me quei concetti che mi instillò, in precedenza, l’emerito professore Bruno d’Amore, nel corso univeritario di geometria presso il biennio di ingegneria, che poi accantonai.
Non mi risulta che nei decenni trascorsi dall’elaborazione di questa mia tesi, siano stati pubblicati trattati esaurienti su questo argomento. Attualmente, anzi, nell’insegnamento dei licei artistici, si sta trascurando anche lo studio della prospettiva comune, dato che a causa della recente riforma, le discipline geometriche si insegnano, per poche ore, soltanto nel biennio iniziale.
L’emerito professore Silvano Chinni, recentemente scomparso, uomo di grande finezza e sensibilità, di fronte a un lavoro così ponderoso, mi mise in guardia, dicendomi: “Attenzione: essere troppo bravi è pericoloso!”. Con il tempo mi resi conto della saggezza di questo consiglio. Una volta diplomato, infatti, mi fu proposto un lavoro di spazzino, che rifiutai. Partecipai a diversi concorsi, ma ebbi solo l’occasione di svolgere una supplenza di Scenotecnica all’Accademia di Belle Arti di Urbino. Pertanto mi adattai, inizialmente, a fare il maestro elementare presso scuole di campagna. Infatti successe che, per terminare questa tesi, venni “bocciato” al quarto anno, dato che, all’ epoca, l’Accademia di Belle Arti funzionava come una scuola superiore e non esisteva il “fuori corso”. Non solo, ritenendo che fosse bastata la frequenza dell’anno precedente, rischiai di essere estromesso definitivamente dall’Accademia per troppe assenze. Per di più, se non fossi riuscito a giustificare le assenze, non avrei più potuto iscrivermi ancora all’Accademia di Bologna perché, come succede alle scuole medie, non era possibile farsi bocciare nello stesso istituto per più di due volte consecutive. Infine, a causa di questo ritardo, non potei partecipare al concorso a cattedre per le scuole superiori, che uscì quell’anno. Riuscii soltanto a partecipare ad un concorso per assistenti di Scenografia a Bari, dove fui inserito in graduatoria. Tale graduatoria fu poi curiosamente annullata da un successivo analogo concorso, dove la nuova graduatoria fu invece mantenuta aperta per tempo indeterminato. Non furono da allora più svolti concorsi per esami.
Indice degli argomenti:
Parte prima
LA PROSPETTIVA NELLE CODIFICAZIONI GEOMETRICHE
INTUIZIONE E GEOMETRIA NELLA COSTRUZIONE DELLO SPAZIO FIGURATIVO
LA TEORIA DELLA PROSPETTIVA
GENERALIZZAZIONE DEL CONCETTO DI PROSPETTIVA
LA COSTRUZIONE LINEARE: DEFINIZIONE E RIFERIMENTI
LE PROIEZIONI PARALLELE: PROIEZIONI ORTOGONALI E ASSONOMETRIA
IL CAMPO VISUALE NELLA PROSPETTIVA LINEARE
LA COSTRUZIONE CILINDRICA: DEFINIZIONE E RIFERIMENTI
IL CAMPO VISUALE NELLA PROSPETTIVA CILINDRICA
RAPPRESENTAZIONI PIANE DELLA COSTRUZIONE CILINDRICA
LA COSTRUZIONE CONICA: DEFINIZIONI
IL CAMPO VISIVO DELLA PROSPETTIVA CONICA
RAPPRESENTAZIONI PIANE DELLA PROSPETTIVA
LA COSTRUZIONE SFERICA: DEFINIZIONI
IL CAMPO VISIVO DELLA PROSPETTIVA SFERICA
PROIEZIONI SUL PIANO DELLA COSTRUZIONE SFERICA
LA PROIEZIONE SFERICA ORTOGRAFICA 51 PROIEZIONI SFERICHE ESTERNE
LA PROIEZIONE SFERICA STEREOGRAFICA
PROIEZIONI SFERICHE INTERNE
ULTERIORI METODI DI RAPPRESENTAZIONE PIANA DELLA SFERA
NATURALITÀ DELLA PROSPETTIVA
Parte seconda
METODI DESCRITTIVI E COSTRUZIONI
LA RAPPRESENTAZIONE FOCALE DELLO SPAZIO CARTESIANO
LA COSTRUZIONE LINEARE
LE PROIEZIONI ASSONOMETRICHE
LA PROSPETTIVA LINEARE PROPRIA
LA TEORIA DELLE OMBRE NELLA PROSPETTIVA LINEARE
L’ANAMORFOSI LINEARE
L’ASPETTO ILLUSIONISTICO DELLA PROSPETTIVA LINEARE
LA PROSPETTICA CILINDRICA
LA PROSPETTICA CONICA
LA PROSPETTIVA SFERICA
PROIEZIONI SUL PIANO DELLA PROSPETTIVA SFERICA
LA PROSPETTIVA SFERICA ORTOGRAFICA
LA PROSPETTIVA SFERICA STEREOGRAFICA
LA PROIEZIONE SFERICA A DISTANZA RAVVICINATA
Parte terza
PROIEZIONI E SPAZI PLURIDIMENSIONALI
PROSPETTIVE SOLIDE PIANE E DEFORMATE
SCENOGRAFIE COSTRUITE CON LA PROSPETTIVA CURVA
PROIEZIONI DALL’IPERSPAZIO
IL CAMPO TOPOLOGICO
Parte quarta
PROSPETTIVE E CALCOLATORI ELETTRONICI
PROSPETTIVE E GEOMETRIA ANALITICA
LA PROSPETTIVA LINEARE
LA PROSPETTIVA CILINDRICA
LA PROSPETTIVA CONICA
LA PROSPETTIVA SFERICA
Parte quinta
FORMULARIO PER COSTRUIRE PROSPETTIVE
PROSPETTIVE BIDIMENSIONALI
TEOREMA FONDAMENTALE SULLA PROSPETTIVA STEREOGRAFICA
OMOLOGIE TRIDIMENSIONALI
CONTRAZIONI SPAZIALI
PROSPETTIVE TRIDIMENSIONALI SU PIANO SFEROIDALE
PROSPETTIVE RESTITUITE
PROSPETTIVE 3D SVILUPPATE